Due forze trasformative stanno cambiando il modo in cui produttori (OEM), società di servizi di assistenza e clienti finali interagiscono con macchinari e apparecchiature: l’internet delle cose (IoT) e la servitizzazione.
Da un lato, l’IoT: la possibilità di collegare macchinari e apparecchiature alla rete internet, per uno scambio dati continuativo e centralizzato. Grazie all’IoT i prodotti diventano prodotti connessi.
Dall’altro la servitizzazione: l’evoluzione del modello di business di un produttore che passa dal competere solo attraverso prodotti, al competere grazie ad una combinazione di prodotti e servizi, con l’obiettivo di soddisfare maggiormente i bisogni del cliente finale. Grazie alla servitizzazione l’attenzione si sposta dalle caratteristiche del prodotto al fine per cui il prodotto viene utilizzato.
I Servizi Connessi si trovano al punto di incontro tra IoT e servitizzazione.
I Servizi Connessi sono tutti quei servizi che i produttori di macchinari e le società di servizi di assistenza ad essi collegati possono offrire ai propri clienti finali grazie al fatto che i macchinari sono permanentemente connessi a un sistema centrale, tramite tecnologie IoT.
Nel dominio dei Servizi Connessi, Servitizzazione e IoT si supportano a vicenda.
L’IoT rende concretamente possibile la servitizzazione. I dati raccolti dai prodotti connessi permettono al produttore di avere accesso a tutte le informazioni di base su cui costruire la nuova offerta di servizi. Senza questi dati erogare un servizio come un contratto di manutenzione full risk non sarebbe economicamente sostenibile o avrebbe un prezzo così alto che il cliente non lo considererebbe accettabile.
Vale anche il contrario: la servitizzazione sostiene l’IoT nei prodotti connessi, ne rappresenta lo scopo. La volontà di un produttore di macchine di competere attraverso una combinazione di prodotti e servizi rappresenta una forte spinta e guida alla Ricerca & Sviluppo nell’introduzione di tecnologie IoT. Senza una direzione chiara, invece, la raccolta di dati dai prodotti connessi risulterebbe fine a se stessa. Probabilmente utile solo a far beneficiare il cliente finale di un incentivo fiscale. Un vantaggio decisamente minimale rispetto al potenziale.
Il potenziale dei Servizi Connessi è notevole.
Da un lato, le tecnologie IoT stanno diventando sempre più pervasive, “embedded”. Oggi la soluzione più rapida è stata l’aggancio di un gateway al PLC della macchina. In futuro le macchine saranno “nativamente” connesse e permetteranno la misura e il controllo di tutti i meccanismi e parametri di funzionamento che impattano sul risultato finale per il cliente.
Dall’altro, la servitizzazione sta portando i produttori a elaborare sistemi prodotto-servizio sempre più vicini ai bisogni del cliente, capaci di generare valore, ad un prezzo che il cliente riconosce giusto.
Lo sviluppo di Servizi Connessi richiede anche un software di supporto. E per questo, c’è Servitly.