L'impatto del Data Act nel settore HVAC: un’analisi per costruttori e terze parti
Dal 12 settembre 2025, il Data Act ridefinirà le regole di accesso ai dati in tutti i settori dove si stanno diffondendo prodotti e servizi connessi. Il settore HVAC non farà eccezione.
Comprendere a fondo le implicazioni del Data Act non è solo un adempimento normativo, ma una vera e propria necessità strategica per tutti gli attori che operano nel settore HVAC.
Gli attori coinvolti dal Data Act nel settore HVAC
Nel settore HVAC, come in tutti gli altri, il Data Act coinvolge principalmente 3 tipi di soggetti:
- I titolari dei dati, e cioè tipicamente i costruttori di prodotti e sistemi HVAC connessi (caldaie, centrali termiche, condizionatori, pompe di calore, sistemi di ventilazione, ecc.) venduti nel mercato UE, anche se hanno la sede al di fuori dell'UE
- Gli utenti di prodotti e sistemi HVAC connessi venduti nel mercato UE. Sia privati, quindi utenti di prodotti domestici, sia business, quindi utenti di sistemi ad alta potenza. Gli utenti non sono solo i clienti possessori dei prodotti, ma chiunque abbia per contratto un diritto di utilizzo del prodotto. Gli utenti avranno il diritto di accedere ai dati grezzi e di chiedere ai titolari dei dati di condividerli con terze parti
- Le terze parti che potranno essere destinatari dei dati, su richiesta dell’utente, come ad esempio:
- Fornitori di App e software per Smart Home o Smart Building / BMS (Building Management Systems)
- Fornitori di software e servizi per l’analisi e l’efficientamento dei consumi energetici
- Fornitori di servizi di installazione, assistenza e manutenzione (CAT) per prodotti e sistemi HVAC
- Fornitori di ricambi per sistemi e prodotti HVAC soggetti a sostituzione periodica (es. filtri)
- Fornitori di energia / Utility
- Assicurazioni
Lo scopo più ampio del Data Act
Il Data Act non è semplicemente l'ennesima normativa europea a cui dobbiamo adeguarci. È un pilastro fondamentale di un'iniziativa strategica più ampia: la strategia europea dei dati.
La Commissione Europea ha concepito questa legge per stimolare un'economia dei dati e dei servizi basati su di essi. Lo fa stabilendo regole chiare, in linea con i valori dell'UE, per tutelare tutti i soggetti coinvolti e incoraggiarli a investire nella produzione, condivisione e trasformazione dei dati in valore aggiunto.
L'effetto più significativo sarà l’ampliamento dei soggetti abilitati a servizi data-driven, poiché la legge garantisce anche a soggetti terzi indicati dagli utenti l'accesso ai dati grezzi, senza discriminazioni, permettendo a ogni soggetto di avere le stesse opportunità ed eliminando quindi posizioni dominanti o di monopolio sui dati. In questo scenario, gli utenti saranno liberi di scegliere da chi ricevere i servizi. Grazie alle dinamiche del libero mercato, ciò porterà a una proliferazione e a un miglioramento continuo dell'efficacia e del valore di quei servizi.
Nel settore HVAC questo si tradurrà concretamente in offerte sempre più efficaci, performanti e competitive per servizi di assistenza, manutenzione, gestione degli impianti, efficientamento energetico e molto altro.
Per un approfondimento sui pilastri strategici del Data Act, puoi leggere il nostro post: Data Act: una scelta strategica.
Obblighi, minacce e opportunità per i costruttori titolari dei dati nel settore HVAC
I titolari dei dati, tipicamente i costruttori dei prodotti e sistemi HVAC connessi o altri soggetti a cui viene delegata la gestione del sistema IoT centralizzato, si trovano alla base dell’ecosistema dei dati. Il Data Act li pone di fronte a sfide significative, ma apre contemporaneamente la porta a nuove e importanti opportunità strategiche.
Obblighi principali
Il Data Act impone ai titolari dei dati di adempiere a diversi obblighi, che possiamo classificare così:
- Definizione dei termini contrattuali tra tutte le parti coinvolte, principalmente con gli user e le terze parti
- Progettazione dei prodotti e sistemi connessi in modo da garantire l’accesso dei dati agli user "by design"
- Produzione di documentazione chiara per consentire ai destinatari dei dati la corretta interpretazione dei dati condivisi
- Implementazione tecnica delle funzioni di condivisione dei dati con utenti, terze parti, enti pubblici
- Gestione dell’incasso dei compensi stabiliti per la condivisione dei dati con terzi (questo non è proprio un obbligo, ma un’opportunità che sarebbe un peccato sprecare)
Il cuore del data act è l’art 5.1 che da all’utente di un prodotto connesso il diritto di chiedere al titolare dei dati di condividere i dati grezzi con una terza parte a sua scelta.
Per un approfondimento sugli obblighi specifici, puoi leggere la nostra guida: EU Data Act Implementation.
Minacce
- Perdita dell’accesso esclusivo ai dati: La minaccia più diretta per i costruttori titolari dei dati è la fine dell’accesso esclusivo ai dati grezzi generati dai propri prodotti e sistemi HVAC connessi. La normativa impone di aprire l'accesso a terze parti, su richiesta degli utenti, che potranno così sfruttare i dati anche al di fuori dei canali di servizio e delle piattaforme digitali dei costruttori.
- Nuova concorrenza nei servizi post-vendita digitali e connessi: Liberalizzando l'accesso ai dati, il Data Act favorirà l’ampliamento dei soggetti abilitati a fornire servizi post-vendita digitali e connessi, che entreranno in competizione con quelli forniti dai costruttori titolari dei dati
- Complessità tecnica e costi di adeguamento: Adeguare il sistema IoT per consentire alle terze parti un accesso ai dati facile, sicuro, in formati standardizzati e interoperabili richiede investimenti nello sviluppo di API, sistemi di gestione delle autorizzazioni, nuovi flussi di lavoro e interfacce utente.
Opportunità
- Monetizzazione della condivisione di dati grezzi: La prima e più diretta opportunità è la possibilità di monetizzare la condivisione dei dati grezzi con le terze parti, distinguendo tra PMI (ad esempio, i piccoli CAT) e Large Enterprise (ad esempio, le utility), come previsto dalla legge.
- Upselling di dati elaborati con pricing basato sul valore: I costruttori possono sfruttare le proprie competenze uniche e gli investimenti già fatti in elaborazione e analisi dei dati per offrire alle terze parti anche dati elaborati (ad esempio, analisi dettagliate dei consumi energetici). Questo approccio, con un pricing basato sul valore, può generare ricavi potenzialmente molto più alti rispetto alla sola condivisione di dati grezzi.
- Upselling di funzioni di controllo e configurazione remota: Offrire alle terze parti anche funzionalità di controllo e configurazione remota degli impianti, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza e con il consenso trasparente dell’utente.
- Upselling di un sistema completo di gestione: I costruttori possono proporre alle terze parti, sempre a pagamento, non solo dati grezzi ed elaborati, ma un intero sistema per la gestione dei flussi di lavoro legati al prodotto HVAC (ad esempio, strumenti digitali di diagnostica avanzata, troubleshooting, libretti di manutenzione digitale, digital product passport, ecc.).
- Giocare il ruolo della terza parte: I costruttori che hanno già investito in servizi digitali e connessi hanno l’opportunità di poter estendere la propria offerta anche agli utenti di prodotti e sistemi connessi di altri costruttori
In sintesi, lungi dall'essere in antitesi, la condivisione di dati grezzi con terze parti e lo sviluppo parallelo di propri servizi digitali e connessi a valore aggiunto rappresenta la principale opportunità strategica per i costruttori titolari dei dati. La chiave è adottare una visione integrata che sfrutti il Data Act come catalizzatore per sviluppare e rafforzare la propria strategia di servizi connessi.
Piano d’azione per i costruttori HVAC titolari dei dati
Per affrontare in modo strutturato le sfide e cogliere le opportunità del Data Act, i costruttori titolari dei dati nel settore HVAC dovrebbero attivare tre gruppi di lavoro: strategico, legale e tecnico.
Gruppo di lavoro strategico
Questo gruppo si concentra sulla visione a lungo termine e sulle decisioni che impattano il business. Dalle decisioni prese in questo gruppo dipenderanno le scelte del gruppo legale e tecnico.
I punti chiave sono:
- Definire la propria strategia di servizi connessi Per un approfondimento sulla definizione di una strategia di servizi connessi, puoi leggere la nostra guida: How to design a Connected Services strategy.
- Definire i tipi di offerta digitale verso le terze parti
- Valutare l’estensione dei propri servizi connessi a utenti di prodotti di altri costruttori
Gruppo di lavoro legale
Questo gruppo si occupa della conformità normativa e della definizione degli accordi contrattuali.
Le attività chiave sono:
- Aggiornare i contratti esistenti con i clienti
- Definire i nuovi contratti con le terze parti
Gruppo di lavoro tecnico
Questo gruppo è dedicato all'analisi e all’implementazione di tutte le funzioni tecniche necessarie per la gestione delle richieste di condivisione verso terzi, le autorizzazioni, la condivisione dei dati e la monetizzazione.
Le attività importanti sono:
- Mappare i dati grezzi e predisporre la documentazione tecnica
- Estendere le funzionalità del sistema IoT in funzione delle decisioni prese nel gruppo strategico e legale
In questo contesto l'adozione di piattaforme pronte e conformi, come Servitly, può rappresentare un vantaggio competitivo significativo. Permette di dedicare la maggior parte delle energie e delle risorse nelle decisioni strategiche importanti, che avranno un impatto diretto sul successo della propria strategia di servizi connessi, senza perdere tempo in sviluppi complessi la cui unica finalità è il raggiungimento della compliance normativa.
Opportunità per le terze parti nel settore HVAC
Per le numerose terze parti che operano nel vasto ecosistema del settore HVAC – dai piccoli manutentori (CAT) locali alle grandi utility, dai fornitori di sistemi di building automation agli sviluppatori di App per la smart home – il Data Act si presenta come una grande opportunità per espandere i propri servizi data-driven, migliorare l'efficienza operativa e competere su un piano più equo.
L'opportunità principale per queste entità risiede nella possibilità di accedere a dati di funzionamento, performance e diagnostica da una vasta gamma di impianti HVAC, di qualsiasi produttore, e di sfruttare tali dati per creare valore aggiunto.
Ecco alcuni tipi specifici di terze parti nel settore HVAC e le opportunità concrete che il Data Act abilita per ciascuno:
- Fornitori di App e software per Smart Home o Smart Building / BMS (Building Management Systems) → possono integrare nelle proprie soluzioni i dati provenienti da prodotti e sistemi HVAC di marche diverse; in questo modo possono arricchire gli strumenti di analisi e offrire agli utenti interfacce uniche per visualizzare lo stato e i dati di tutti i loro prodotti/sistemi, indipendentemente dal produttore.
- Fornitori di software e servizi per l’analisi e l’efficientamento dei consumi energetici → possono avere un accesso diretto ai dati dettagliati sul consumo energetico, le abitudini d’uso e i parametri ambientali degli impianti HVAC; in questo modo possono rendere la propria soluzione o consulenza molto più accurata.
- Fornitori di servizi di installazione, assistenza e manutenzione (CAT) per prodotti e sistemi HVAC → possono trasformare radicalmente il loro modello operativo; l'accesso ai dati in tempo reale o storico di un impianto (codici di errore, parametri operativi, ore di funzionamento) consente una diagnostica da remoto più precisa e veloce, riducendo la probabilità di uscite a vuoto e riducendo i tempi di intervento; questo migliora l'affidabilità del servizio, riduce i tempi di inattività per il cliente e ottimizza la pianificazione e l’uso delle risorse tecniche; inoltre, il monitoraggio remoto in tempo reale consente loro di offrire e vendere ai propri clienti servizi di assistenza "premium", in cui il cliente delega completamente al centro di assistenza il monitoraggio del sistema/prodotto HVAC, che interverrà proattivamente in caso di guasti o anomalie.
- Fornitori di ricambi per sistemi e prodotti HVAC soggetti a sostituzione periodica (ad esempio filtri dei sistemi di condizionamento o dei sistemi di ventilazione) → possono sfruttare i dati di funzionamento dei prodotti e dispositivi connessi per offrire agli utenti servizi di fornitura ricorrenti e in linea con il reale utilizzo del sistema; ciò garantisce al tempo stesso tranquillità al cliente, che non dovrà più preoccuparsi del momento ideale per la sostituzione, e una fornitura più robusta e regolare nel tempo.
- Fornitori di energia / Utility → possono sfruttare l'accesso ai dati dettagliati sull'uso degli impianti HVAC per offrire servizi innovativi ai loro clienti, come tariffe energetiche personalizzate basate sulle abitudini di utilizzo.
- Assicurazioni → possono utilizzare i dati di utilizzo, funzionamento, manutenzione per valutare in modo più preciso il rischio associato a un impianto; ciò potrebbe portare all'offerta di polizze assicurative più personalizzate (ad esempio con premi ridotti per impianti ben mantenuti o monitorati) o facilitare la gestione dei sinistri avendo accesso a dati oggettivi sullo stato dell'impianto al momento del guasto.
Piano d’azione per le terze parti
Per capitalizzare al meglio e prima degli altri le opportunità offerte dal Data Act, le terze parti dovrebbero:
- Individuare i prodotti connessi esistenti usati dai clienti che generano dati grezzi rilevanti per loro.
- Contattare i titolari dei dati generati da tali prodotti per conoscere le condizioni e le modalità di condivisione dei dati grezzi.
- In base ai dati disponibili, definire la propria strategia di servizi connessi.
- Dotarsi di un sistema DPS (Digital Product-Service system), come Servitly, progettato specificamente per sfruttare i dati per implementare e offrire servizi connessi.
Conclusione: il futuro data-driven del settore HVAC
In sintesi, il Data Act non è solo una nuova normativa, ma un potente catalizzatore per l'innovazione data-driven e la crescita del settore HVAC. Per i costruttori, la sfida consiste nel trasformare un potenziale obbligo in una strategia di crescita economica, esplorando nuove forme di monetizzazione e collaborazione. Per le terze parti, si aprono opportunità inedite per innovare e offrire servizi a valore aggiunto basati sui dati. Tutto questo porterà a una crescita dell’intero settore HVAC e a benefici tangibili per gli utenti finali.